Il progetto CHROMOPOLIS nasce alla fine del 2017 con l'obiettivo di migliorare l'aspetto e la vivibilità della città e della periferia utilizzando i linguaggi artistici propri della creatività urbana e coinvolgendo giovani artisti e artiste.
CHROMOPOLIS ha risposto in tal modo ad una sollecitazione espressa dal Consiglio Comunale nel 2016 che designava il muro perimetrale del Bagno Lanterna "Pedocin" come superficie destinata ad un intervento legale di street art. Questa azione ha un precedente importante in una serie di attività già promosse dal Comune di Trieste che portava il nome di LEGALART.
Il progetto CHROMOPOLIS si propone di:
- riqualificare attraverso l’arte urbana alcune zone della città individuando superfici di proprietà comunale, e in prospettiva anche di privati, da affidare ad artisti selezionati, segnalati o su invito;
- programmare occasioni e attività che consentano alla cittadinanza, e in particolare ai giovani, di familiarizzare con i temi della Urban Art;
- favorire dei percorsi di formazione affinché la creatività under 35 sia riconosciuta anche nei suoi aspetti professionalizzanti;
- contrastare i fenomeni di vandalismo offrendo delle alternative concrete comel'individuazione di superfici da destinare, in modo permanente e legale, alla pratica della Street Art in tutte le sue forme;
- contribuire alla valorizzazione della città di Trieste come meta turistica anche attraverso percorsi alternativi come una mappatura delle opere realizzate nell'ambito di CHROMOPOLIS;
- consolidare e potenziare il network che già il Comune di Trieste ha attivato per favorire la mobilità e la creatività dei giovani.
Per raggiungere questi obiettivi la Giunta Comunale ha deliberato nel 2018 due elenchi di superfici destinate ad interventi di creatività urbana.
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CHROMOPOLIS persegue le sue finalità attraverso una metodologia di tipo partecipativo. Agli artisti coinvolti viene richiesto di lavorare sul territorio interfacciandosi con i diversi soggetti che lo compongono per arrivare alla realizzazione di un lavoro che sia espressione dell'artista, ma anche frutto di un attento ascolto.
>>> CON CHI
Il PAG - Progetto Area Giovani del Comune di Trieste coordina il progetto CHROMOPOLIS, in stretta collaborazione con altri servizi dell'ente.Oltre al GAI (Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani) e alla BJCEM (Biennale de Jeunes Créateurs de l'Europe et de la Méditérranée), partner storici del Comune di Trieste, il progetto CHROMOPOLIS gode del patrocinio dell'Università degli Studi di Trieste. Per raggiungere gli obiettivi delineati vengono attivate molte collaborazioni che compongono un puzzle di competenze specifiche e fondamentali per il progetto. Tra queste: il sodalizio con INWARD_Osservatorio sulla Creatività Urbana, le convenzioni con EDILMASTER_La Scuola Edile di Triestee l'ATER_Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale di Trieste.
>>> IL LAVORO SUL TERRITORIO
CHROMOPOLIS ha preso avvio dalla raccolta di segnalazioni provenienti dalle Circoscrizioni territoriali e dai cittadini che hanno suggerito superfici che avrebbero potuto essere interessate da un intervento artistico. Su questo materiale il Comune di Trieste ha lavorato con l’obiettivo di creare dei “percorsi di senso” per cui un’opera potesse risultare parte di un itinerario o risultato di un processo. I contatti con ATER_Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale di Trieste e alcune Microaree dell'Asuits_Azienda Sanitaria Universitaria di Trieste, oltre a quelli con le associazioni che da anni si occupano di Street Art in città e le scuole, lo sguardo aperto verso esperienze ed artisti che operano a livello nazionale e internazione hanno consentito di individuare una vasta area periferica che, grazie al progetto, sta per diventare la prima galleria en plein air di Trieste, e numerose altre zone che grazie alla street art sono state riscoperte e rivalutate con degli interventi artistici studiati ad hoc.
>>> 3 + 2 = I TEMPI DEL PROGETTO
Per ricostruire il progetto facciamo riferimento alla giornata di studi che si è tenuta il 4 aprile 2019 e che si pone come spartiacque tra la fine del primo triennio del progetto (2017-2019) e l'avvio del secondo che si concluderà nel 2021.
E' stata un'occasione per fare un bilancio, per sviluppare idee, per fare rete e condividere esperienze e progetti, per attivare un dialogo - che risulta essere fondamentale - tra operatori culturali, artisti, scuole e studenti, amministratori e cittadini. Una combinazione di elementi indispensabile per far sì che la creatività inneschi processi partecipativi che possano migliorare davvero la vivibilità delle nostre città e, al tempo stesso, consentire ai creativi di esprimersi.
Ma come attivare questi processi? Quali i soggetti da coinvolgere e i metodi da adottare? A chi la governance? Erano queste le principali domande a cui la giornata di lavoro voleva rispondere. Grazie alla collaborazione con Casa dell'Arte Trieste e INWARD l'Osservatorio sulla Creatività Urbana, il meeting non si è limitato a fare il resoconto del “già fatto” ma ha offerto, attraverso la pluralità delle visioni dei relatori, ulteriori spunti di riflessioni e concreti esempi.
Chromopolis Summer edition >>> giugno - ottobre 2021
- ASSOCIAZIONE MELART >>> The lion's power (Via Donadoni) e Com'è profondo il mare (Molo F.lli Bandiera - Pedocin)
L’associazione Melart regala alla città di Trieste due interventi artistici molto articolati e complessi in due luoghi molto differenti: il cortile interno della Scuola Primaria "Gaspardis" e della Scuola dell’Infanzia "Cuccioli" e il Pedocin. Nell'intervento "The lion's power" Federico Duse, Claudio Daker Paolini e Matteo Sifanno hanno trasformato i bianchi e altissimi muri del cortile interno della scuola in una savana colorata e fantastica, popolata da personaggi ispirati all’amato film “Il Re Leone”, interpretati nello stile che distingue ognuno degli esperti artisti.Il cortile è stato trattato come un volume unico: in basso tre fasce di colori caldi muovono l'orizzontalità attraverso delle skyline di montagne che creano un effetto di continuità tra le alte facciate che delimitano il cortile mentre, sulla parte superiore, lo sfondo azzurro sale con delle curve agli angoli che aumentano lo slancio verso l'alto. Una serie di inquadrature e soluzioni anamorfiche, insieme ad alcuni trompe l’oeil, consentono infine di percepire lo spazio gioco come un ambiente più ampio e accogliente.
VAI ALLA VIDEO INTERVISTA A FEDERICO DUSE - ASS. MELART
In "Com'è profondo il mare" l’associazione “Melart” ritorna al Pedocin, ovvero, sul muro perimetrale dello stabilimento balneare “La Lanterna” dove è stato elaborato un racconto visivo che connette armoniosamente diversi tecniche e stili artistici propri della street art.
Federico Duse, Claudio Daker Paolini e Matteo Sifanno, insieme aIngrid Briscik, Lorenzo Pierro, Francesca Tonsi,si sono alternati sull’ampia superficie dove la rivisitazione in chiave modera dell’onda di Hokusai, separa la superficie del mare dalla parte subacquea. Emergono elementi della fauna ittica locale, un “cocal”, una bottiglia che svela il titolo dell’opera, mentre il casco di un palombaro appoggiato al fondo del mare rende omaggio a Wolfrang Galletti, noto sommozzatore triestino deceduto durante un incarico di lavoro in Angola. Il mondo sottomarino descritto dagli street artisti, trasporta idealmente l’osservatore nell’ambiente naturale da lui amato: una passione che si è trasformata in professione.
- KIKI SKIPI >>> I naviganti di sogni e di storie >>> Via Alpi Giulie (Altura)
L’opera accompagna l’osservatore alla scoperta di quattro originali interpretazioni di fiabe tradizionali: Cappuccetto Rosso, Alice nel paese della meraviglie, Pinocchio e la Bella Addormentata nel bosco.Il delicato, ma netto e deciso, tratto dell’affermata artista sarda Chiara Pulselli, in arte KIKI SKIPI, si ritrova nelle figure femminili pronte ad affrontare con coraggio le sfide che le attendono: le favole sono intese come viaggi per mare e in cielo, spazi che offrono libertà di movimento e di azione alla eroine.Le protagoniste di queste “istantanee” animano l’accesso al Giardino Pubblico di Altura dando, a giovani e meno giovani, la possibilità di rileggere con occhi nuovi queste fantastiche storie senza temp. Si tratta del primo intervento artistico, cui confidiamo seguiranno altri, ispirati alle favole: un fil rouge tematico con cui si intende connotare questo vitale spazio pubblico come “parco delle fiabe”. Il progetto è stato coordinato da Mattia Campo Dall’Orto dell’Associazione Macross.
- GABRIELE BONATO aka VerTical >>> L'infinito nell'umiltà >>> piazzetta Marcello Spaccini (Città vecchia)
Il murale “L’infinito nell’umiltà” nasce in occasione dell’intitolazione di una delle terrazze poste nella cosiddetta “Zona Urban”, all’ex sindaco Marcello Spaccini che guidò la città di Trieste dal 1967 al ’78. L’artista ha elaborato il soggetto partendo da alcune fotografie storiche che ritraggono la vita quotidiana degli inizi del secolo scorso di Città Vecchia. In particolare si tratta di uno scorcio di Androna della Piccola Fornace che coglie l’atmosfera descritta anche nella poesia “Città Vecchia” di Umberto Saba. E proprio da un verso di questa poesia del 1912 che è stato estrapolato il titolo dell’intervento.
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Spesso, per ritornare alla mia casa Qui tra la gente che viene che va Qui degli umili sento in compagnia
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Il bozzetto di Bonato non guarda con nostalgia ad un tempo passato, ma riporta ai nostri occhi scene della vita che si svolgeva in un’area che per decenni è stata messa ai margini e progressivamente abbandonata. Grazie ad una serie di interventi di riqualificazione urbana tutt’ora in atto il centro storico della città sta riprendendo la sua centralità, con tutto il fascino che l’antico porta con sé e con la spinta di chi ora la vive e la abita, contribuendo così alla sua rinascita.
La stratificazione storica viene dunque riportata in luce con un intervento artistico di alta qualità artistica e tecnica che mantiene il colore rosato di fondo dell’immobile su cui l’artista interviene, in particolare sulla parte bassa attualmente invasa da graffiti, con pitture acriliche da esterno, stese a pennello. Saranno utilizzate prevalentemente sfumature di colori terrosi, ruggine e grigi. In fase di realizzazione, la composizione potrebbe subire variazioni non sostanziali per adattare i soggetti alla specificità del manufatto.
VAI ALLA VIDEO INTERVISTA A GABRIELE BONATO
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- Alessandra Carloni >>> Energie >>> Via Carbonara - Strada per Opicina - p.zza Sansovino - Viale Miramare
StreeTSart Festival >>> agosto - dicembre 2020
In pochi anni CHROMOPOLIS ha contribuito a cambiare il volto di diverse zone della città arricchendole di contenuti artistici. In particolare lo StreeTSart Festival interviene sulla zona di Valmaura, che di fatto si configura sempre più come la prima galleria en plein air di Trieste dedicata alla streetart, sull'impianto sportivo denominato Palacalvola, nei rioni di Servola e Borgo San Sergio. La Giunta Comunale con la det. n. 192 dd. 28 maggio 2020 ha dato il via libera ai sei bozzetti che illustriamo di seguito e potete "incontrare" i protagonisti grazie alle video interviste che sono state realizzate durante i work in progress. CLICCA QUI
- GABRIELE BONATOaka VerTical> LOOK UP > Via di Servola 88
LOOK UP è il titolo dell'opera murale di Gabriele Bonato, in arte Ver_Tical, un nome che evoca la parola verticale e verità, la stessa verità cercata dalla giornalista Nadia Toffa a cui l'opera è stata dedicata.L'impianto siderurgico di Servola, noto come la Ferriera, è rappresentato da accumuli di metallo, camini e ruggine a simboleggiare il degrado e l'effimero spirito del mondo destinato a perire come il ferro sottoposto agli elementi della natura.Un braccio meccanico, simile ad un fiore di ferro, si eleva verso l'alto e su di esso si posa lo splendido volatile Nadia, nome che significa speranza. Solo la spinta verso qualcosa di elevato come l'amore e la bellezza potranno generare un futuro armonioso basato sugli stessi principi su cui si fonda la creazione delle stelle.
- Sara e Davide COMELLI > ImmaginAZIONE >"Case dei Puffi" (Borgo San Sergio)
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Una giovane donna intenta a compiere un'evoluzione. Un fermo immagine che coglie l'attimo dello slancio di un corpo in movimento, sospeso tra mare e cielo. Un'azione che cerca e trova l'equilibrio tra gli elementi rappresentati: un corpo, un drappo, le vele, il vento.Portare il mare in periferia, recuperare un'enorme parete di un edificio di edilizia pubblica, utilizzare l’arte per unire le persone. Sono questi gli obiettivi del progetto di riqualificazione urbana che ha visto la collaborazione delComune di Trieste,Barcolana e ATER.
ATER aveva necessità di ristrutturare la grande parete cieca del palazzo di via Grego, noto in città come “le case dei Puffi” per il colore celeste di alcune pareti, l’Assessorato ai Giovani del Comune di Trieste voleva contribuire inserendo l'opera di Sara e Davide Comelli nel progetto Chromopolis - la città del futuro, curato dalProgetto Area Giovanie, infine,Barcolanaaveva l’obiettivo di portare in periferia il proprio spirito, il proprio racconto e la propria passione per il mare, utilizzando l’arte come veicolo di comunicazione. Il progetto è realizzato in collaborazione conKallipolis, il supporto di Habitat Microaree, la partecipazione degli studenti diEdilmaster - La Scuola Edile di Trieste e Canton Colori Trieste.
- FABRIZIO DI LUCA> ZENO E LA SUA COSCIENZA > Stadio Pino Grezar, via Flavia (Valmaura)
Le "vicende" del manufatto su cui verrà realizzato l'intervento artistico sono state ricostruite anche grazie a degli incontri con l'ing. Fabris del Comune di Trieste. Si tratta di un' "incompiuta", ovvero, di una struttura che completava un progetto più complesso che non è stato realizzato. Ora, potrebbe ritrovare una nuova destinazione d'uso grazie all'apporto deLa Scuola Edile di Trieste EDILMASTER, partner storico e fondamentale del progetto Chromopolis, e alla collaborazione di due assessorati. Due classi, coordinate dai docenti Marco Svara e Lorenzo Medici, si sono impegnate ad elaborare dei progetti, nati anche da interviste sul campo rivolte ai residenti e ai passanti, che verranno presentati in occasione del festival.
- MATTEO ROTA > RIFLESSO > p.le Valmaura
Matteo Rota è stato uno studente deLa Scuola Edile di Trieste Edilmaster.Si è distinto durante il suo periodo di tirocinio affiancando Jan Sedmak nella realizzazione del murales dedicato a Ernesto Nathan Rogers a Borgo San Sergio. Ora, Mattia Campo Dall'Orto, artista e docente presso la scuola, ha scelto di supportarlo con un'autentica operazione di "scouting" per dargli l'opportunità di crescere professionalmente.
EDILMASTER > Elisa VLADILO > RITMO VISIVO >Stadio Pino Grezar, via Flavia
Dopo un percorso di co-progettazione realizzato con gli studenti del terzo anno del percorso per Operatore Edile - Addetto alle lavorazioni di cantiere edile coordinato dall'artista e docente Elisa Vladilo, sono state elaborate diverse proposte progettuali. Quella scelta per lo StreeTSart Festival chiude la serie di interventi artistici sulla via Flavia ed è una decorazione pittorica che riprende i colori del lavoro SeetheSea realizzato durante la residenza artistica Artefatto, le forme circolari del murale dedicato al basket e, infine, la campitura a righe suggerita dalla presenza delle porte di ferro presenti sul posto. Un intevento site specific che si differenzia da tutti quelli presenti e che gioca sul ruolo dei colori e delle forme per valorizzare il manufatto su cui verrà realizzato. Come si può vedere dal bozzetto, la costruzione è stata suddivisa in tanti elementi che si armonizzano dando vita ad una sorta di "ritmo" visivo.
CASA DELL'ARTE Trieste > Emanuele POKI > Systema Naturae >Palestra Atleti d'Italia, via Calvola
Il catanese Emanuele Poki arriva al progetto Chromopolis in quanto artista selezionato dalla commissione del bando ARTEFATTO. In questa occasione è stato scelto da Casa dell'Arte Trieste, e dal curatore Massimo Premuda, per un aspetto fondamentale: l'interesse ad elaborare progetti che mettano in relazionei la superficie su cui l'artista lavorerà e l'ambiente naturale . Si rinuncia al richiamo didascalico della funzione dell'edificio ma lo si considera parte di un sistema complesso. La città, con le sue costruzioni, ha occupato molti spazi verdi, ma la natura emerge dalle crepe dell'asfalto o nei piccoli appezzamenti di verde che costeggiano le strade. Altri elementi invece non si fanno vedere: sono i numerosi animali di cui ignoriamo la presenza In città. Poki mette una lente di ingrandimento e ce li fa scoprire realizzando delle decorazioni che, come in un libro illustrato, descrivono la flora e la fauna endemica. Per farlo l'artista ha incontrato il conservatore del Museo di Storia Naturale del Comune di Trieste, Nicola Bressi ed è stata davvero una sorpresa che durante il lockdown una volpe, Canis Aureus si sia spinta in città proprio in prossimità dell'edificio su cui Poki lavorerà.Le superfici saranno realizzate con pitture ad acqua e ingloberanno anche le naturali essenze presenti, come i muschi e i rampicanti ... l'opera sarà di grandissimo richiamo per gli appassionati di arte urbana e non solo...
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ATTO #11 >>> Buon Compleanno Ernesto Nathan Rogers >>> Jan Sedmak >>> gennaio 2020
Inaugurato a Borgo San Sergio, sul retro del mercato comunale, il murale dedicato all'architetto Ernesto Nathan Rogers, opera dell'artista triestinoJan Sedmak. Un altro tassello per “Chromopolis – La città del futuro”, il progetto di creatività urbana curato dal PAG Progetto Area Giovani del Comune di Trieste che ricorda e festeggia così i 110 anni dalla nascita dell'architetto triestino.
ATTO #10 >>> MELART E IL SUO MARE >>> NOW WE CAN SEE OUR SEA
Un nuovo mare a Valmaura? Sì! Ma il "nostro" mare - dicono i componenti della storica associazione triestina Melart. "We can see our sea" è un omaggio alla città di Trieste con rimandi alle diverse specie ittiche del golfo, fondi marini e un interessante racconto del passaggio dalla scrittura bidimensionale all'effetto tridimensionale tipico del writing graffiti. A raccolta intorno all'artista Federico Duse diversi artisti locali del calibro di Claudio Daker Paolini, Michele Nardon, Lorenzo Canzutti con la collaborazione di Christian Turina, Alice Vesotti, Mauro Marin e Sara Schiesari.
Vai al VIDEO!
photo Federico Duse
ATTO #9 >>> AZRAM X IL BASKET
Pallacanestro e arte, due strade che molto spesso corrono parallele fra di loro.
E' opera dell'artista sloveno Azram il lavoro dedicato alla pallacanestro ed alla cultura cestistica che anima la città di Trieste: un’opera che arriva in un momento particolare, la riconquistata serie A1 della Pallacanestro Trieste. Un omaggio alla squadra ma anche "red wave", la curva dei tifosi che da sempre la sostengono.
ATTO #8 >>> DI-SEGNI DI SCIENZA _ CHROMOPOLIS per "La notte dei ricercatori 2018" _ DANIELE FABIANI
Il PAG invita a Trieste per rappresentare il progetto “Chromopolis – La città del futuro” un originale artista selezionato attraverso il bando Artefatto_SeetheSea.DANIELE FABIANI arriva dalla Valle Camonica e ha realizzato, sotto i portici del Municipio, un intervento site specific che, attraverso la pulizia delle forme e l’essenzialità, vuole rendere omaggio al progresso e al futuro visto da una prospettiva centrale, come nei dipinti del Rinascimento, e al tempo stesso, al mezzo pratico e costruttivo che traduce visivamente le idee.
Protagonista è la corda che, passando a più riprese tra una ruota di bicicletta e un grosso cerchio in ferro, crea un cono prospettico. L’installazione è sorretta dalle cinghie ancorate alle colonne per continuare il processo della corda e trasmettere così la stessa tensione ad ogni angolo dell’ancoraggio.
ATTO #7 >>> KEZ A TRIESTE_UN ALTRO GOAL PER CHROMOPOLIS
Si è appena concluso l'appuntamento estivo con la Street Art sul muro perimetrale dello stadio Grezar in via Flavia con un nuovo intervento di un ospite dalla Grecia. Grazie al Progetto Chromopolis del Comune di Trieste, in collaborazione con il PAG, proseguono le attività dedicate all'Arte Urbana che stanno cambiando il volto dell'area sportiva e del rione di Valmaura. E' la volta dell'artista ateniese KEZ, membro del team di UrbanAct, noto per le grandi opere di riqualificazione dallo stile colorato ed istintivo.
ph. Mattia Campo Dall'Orto
Coadiuvato dal direttore artistico Mattia Campo Dall'Orto dell'Associazione Macross, Kez ha realizzato un'opera dedicata alla divinità greca Boreas, ovvero il vento freddo del nord. In particolare, l'artista si ispira ai bassorilievi presenti sulla torre dei venti di Atene, un manufatto che risale ad oltre duemila anni fa.
L'opera si colloca in continuità con i lavori svolti dagli artisti ospitati nelle precedenti azioni del progetto Chromopolis sui muri dello stadio. Prosegue infatti l'indagine su Trieste, tra narrazione e raffiche di bora: dai murales dedicati a James Joyce a quel vento fortissimo che non finisce mai di stupire evocato anche nel lavoro dei giovani "artefattisti" in residenza nella nostra città lo scorso maggio. Valmaura sta diventando una vera e propria galleria d'arte a cielo aperto e Chromopolis segna, con questo intervento, un altro ... goal!
ATTO #6 >>> CENTO VOLTE TRIESTINA _ Edilmaster | Mattia Campo Dall'Orto
Ventisei studenti delle classi prime e seconde di Operatore Artistico diEdilmaster - la Scuola Ediledi Trieste, sotto la guida di Mattia Campo Dall'Orto, hanno realizzato un'opera all'interno dello Stadio Nereo Rocco. Il dipinto si sviluppa per circa 45 metri e propone alcuni dei momenti più significativi della storia dell'Unione Sportiva Triestina, momenti scelti grazie alla preziosa consulenza del prof. Roberto Spazzali e dei tifosi della Curva Furlan che hanno trovato una sintesi nel progetto condiviso ed eleborato dall'Associazione Macross e, successivamente, realizzato dai giovanissimi studenti.
Il murale "Cento volte Triestina" non celebra soltanto un secolo della squadra alabardata ma ha offerto agli adolescenti impegnati in questa attività supervisionata da Mattia Campo Dall'Orto, di esprimersi sperimentando tecniche e stili pittorici. La partecipazione e la collaborazione sono il valore aggiunto di questa opera che dimostra quanto dare fiducia alle nuove generazioni sia un aspetto formativo imprescindibile nel percorso di responsabilizzazione e realizzazione di giovani cittadini.
ATTO #5>>> WRITERS ON WRITING_ASSOCIAZIONE CADMIO_BLOOMSDAY 2018
CHROMOPOLIS continua la sua marcia! Dopo l'ultimo lavoro eseguito in occasione delBloomsday 2018, a cura dell'associazione culturale Cadmio si stanno preparando altri progetti per completare la decorazione del muro perimetrale dello stadio Grezar di via Flavia.
L'intervento "Writers on Writing" nasce da una serie di incontri con il curatore del Museo Joyce Museum, Riccardo Cepach, e sviluppa tre soggetti principali contornati da elementi secondari che si rifanno alle tematiche ricorrenti del romanzo. I soggetti prescelti sono tratti dal capitolo VII, "Eolo" o "Il giornale", episodio tema del Bloomsday 2018, dal capitolo XI, "Sirene" o "La mescita" e dal capitolo XVIII, "Penelope" o "Il letto".
Lo sfondo sviluppa il tema di quest'anno: svolgendosi la maggior parte dell'azione all'interno di un giornale/tipografia, il legante dell'intervento saranno le lettere, simbolo dell'intero libro e della ricchezza di tipologie di scrittura diverse che lo contraddistinguono. Tale varietà si trova anche nei diversi stili usati dai partecipanti al muro, ovvero FABRIZIO DI LUCA, DANNY DUGHIERI, STEFANO GOINA, CHRISTIAN IZZO ed l'artista ospite sardoEMANUELE BOI_SKAN, menzionato tra i partecipanti ad Artefatto 2018.ENTRA NELLA GALLERY
Lavori paralleli e importantissimi quelli realizzati dai due artisti ospiti NICHOLAS PERRA di Trieste e il milanese Boxir sans Avoir. In questi lavori l'illustrazione e la narrazione lasciano lo spazio all'astrazione o, nel caso di Boxe, al lettering che trasla verso un poco codificato linguaggio informale.
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LA COMMISSIONE ARTEFATTO_SEETHESEA
Alla call per la residenza artistica ARTEFATTO_SeetheSea hanno risposto 51 artisti/e. Di questi, 21 artiste donne e 12 provenienti da paesi quali: Cipro, Croazia, Regno Unito, Israele, Slovenia, Grecia, Portogallo, Montenegro.
La Commissione ha lavorato per formare un team di quattro artisti/e con una marcata personalità espressiva individuale, che dimostrassero interesse per il lavoro di gruppo e per la metodologia partecipativa proposta dalbandodella 12.a edizione del concorso. Oltre a ciò si è ritenuto di valutare con particolare attenzione chi dimostrasse di avere avuto già modo di intervenire su superfici murarie. I criteri di valutazione individuati collegialmente dalla Commissione hanno tenuto conto in particolar modo: del portfolio o delle fotografie inviate dai candidati, dello statement e della lettera motivazionale.
Il Comune di Trieste per individuare gli/le artisti/e in residenza ha nominato una Commissione di specialisti che presentiamo in ordine "rigorosamente" alfabetico:
MASSIMO PREMUDA
Massimo Premuda, giornalista e curatore, si occupa di arti visive dal 2002. Dal 2011 lavora presso l'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia gestendo i musei e organizzando la programmazione delle mostre, e dal 2012 cura la programmazione dello spazio no profit DoubleRoom arti visive. Dal 2013 è presidente della Casa dell'Arte di Trieste, e dal 2016 fa parte del Curatorio del Civico Museo Revoltella.
LUIGI RATCLIF
SILVIA SCARDAPANE
Silvia Scardapane è una giovane storica dell'arte napoletana, esperta e studiosa di arte urbana, del cui movimento ha intervistato numerosi esponenti, soprattutto per la rivista di arte contemporanea Racna Magazine. Ha lavorato nel settore della comunicazione radiofonica come speaker ed è stata operatrice servizi educativi per la Fondazione PLART. Dal 2015 è capostaff di INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana.
ELISA VLADILO
Artista e curatrice di eventi nell'ambito dell'Arte Pubblica. Il suo lavoro si basa sullo studio di installazioni e site specific, in spazi pubblici e privati, animati attraverso l'uso del colore. Ha al suo attivo molte mostre in Italia e all'estero e ha realizzato numerosi progetti permanenti e temporanei (Sidgwick Site, Università di Cambridge,Stazione Ferroviaria di Trieste, Fabbrica del Vapore di Milano e altri).Trasferitasi per tre anni a Londra, partecipa attivamente ad importanti progetti come il Whitechapel Open e il Billboard Site Project di Belfast. Ha trascorso un periodo di residenza artistica a Berlino. Ha ottenuto una sovvenzione dalla Fondazione Pollock-Krasner a New York. Collabora con diverse associazioni culturali, enti pubblici e privati e professionisti del campo.
Un significativo elemento di novità è stato rappresentato dalla presenza in Commissione di una “giuria young” composta da studenti provenienti dallaScuola Edilmasterdi Trieste che ha attivato un corso per “operatori delle lavorazioni artistiche” e che collabora anche in altre forme con il progetto. Il parere espresso da questa componente, coordinata del curatore artistico del progetto CHROMOPOLIS, ha costituito elemento di valutazione per la Commissione titolare.
Prima settimana di residenza | 19 - 27 marzo
KIKI SKIPI (Chiara Pulselli di Oristano), r_a_c_h_i_t_i_c_o (Simone Carraro di Treviso), NOEYES (Giulia Salamone di Siracusa) e TEA JURIšIć dalla città croata di Osijek (HR) durante la prima settimana di residenza hanno avuto modo di entrare in contatto e conoscere il territorio attraverso visite e incontri mirati, volti a mettere in evidenza la relazione tra la città e il mare. Questo approccio ha consentito di elaborare il tema assegnato dal bando di ARTEFATTO: SEEtheSEA, dove l’omofonìa tra SEE e SEA rimanda al toponimo MIRA MAR in un’ideale continuità tra passato e presente.
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La seconda settimana di residenza | 19 - 27 maggio
Dal 21 al 27 maggio gli artefattisti sono ritornati a Trieste per rielaborare il loro progetto su parti delle superfici perimetrali dello Stadio Pino Grezar. Si sono sviluppati così un murale di 23 X 5 m sulla via Flavia e due murales di 6 x 3 m. I dettagli dei quattro studi riportati nel banner promozionale, tratti dalle tele realizzate nella prima settimana, sono stati il punto di partenza per il lavoro collettivo dove viene descritta una città inedita vista attraverso gli occhi di questi giovani che non la conoscevano e che ci regalano una loro visione dove domina il blu del mare e della notte e il giallo del sole, dove tra i capelli di una donna-sirena si tuttano delle bagnanti e nuotano degli pesci e dove la bora scompiglia il volo di strani uccelli.
Atto #2 >>> CHROMOPOLIS allo STADIO NEREO ROCCO | Ives.one _ Caktus&Maria _ Urban Act
CAKTUS & MARIA sono due artisti pugliesi, particolarmente sensibili alle tematiche sociali, a cui è stato affidato l'incarico di realizzare un murale in via Valmaura in memoria di Stefano Furlan. Il duo, che si presenta con il nome diKALEIDOS, usa gli spray con una tecnica molto raffinata e uno stile realistico. In particolare per ricordare l'energia vitale del giovane tifoso triestino deceduto in seguito alle ferite riportate durante gli scontri tra tifoserie e le forze dell'ordine, sono stati usati colori vivaci e sfumature che danno profondità e veridicità al ritratto . Per conoscere meglio il loro lavoro potete leggere le interviste realizzate dagli studenti in ASL del Liceo Scientifico Galilei CLICK HERE
Sul muro esterno dello Stadio Grezar in via Flavia è stato realizzato invece un intervento di grande visibilità a cura del collettivo grecoURBAN ACTche, con gli street artisti TAXIS e PUPET, ha voluto raccontare una Trieste ironica e divertente in cui spunti letterari "giocano" con la bora, l'atmosfera delle osterie e uno degli "ospiti" più famosi che Trieste ha avuto: lo scrittore irlandese James Joyce.
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*Un originale e interessante microcosmo, eredità di tempi lontani, che è stato descritto nel film"L'ultima spiaggia"di Davide Del Degan e Thanos Anastopoulos, presentato al Festival di Cannes.
Il curatore artistico Mattia Campo Dall'Orto dell'Associazione Macross ha vincolato la creatività degli artisti ad una precisa palette cromatica sui toni del blu. Questo ha permesso di creare un'opera collettiva e coerente seppure nella eterogeneità degli stili proposti.
ATTO #0 >>>>>> L'ANTEPRIMA
Nel settembre 2016 viene attivata una prima fase di ricognizione sul territorio per avviare un dialogo con i soggetti che di streetart a Trieste si occupano da anni. Cadmio, e in particolareMelart, rappresentano a Trieste le realtà più strutturate e organizzate. Intorno a loro si sono costruite le prime azioni di Chromopolis a partire dalla realizzazione del pannello a cura di Fabrizio Di Luca, poi presentato anche alla Barcolana, che è stata l'immagine guida del successivo bando di Artefatto_SeetheSea.Volto alla promozione e al sostegno degli artisti dai 18 ai 30 anni, ARTEFATTO è espressione delle progettualità dei Poli di Aggregazione Giovanile che fanno capo al Servizio Biblioteche, Istruzione e Politiche Giovanili dell’Area Educazione Università Ricerca Cultura e Sport del Comune di Trieste. Quest'anno il progetto ha goduto del patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale FVG, dell’Università degli Studi di Trieste e del Conservatorio di Musica “G. Tartini” di Trieste ed è stato promosso e sostenuto dal GAI_Giovani Artisti Italiani e dalla BJCEM_Biennale des jeunes créateurs de l’Europe et de la Méditerranée, circuiti ai quali è associato il Comune di Trieste.
Ecco i nomi dei 40 artisti selezionati in ordine RIGOROSAMENTE sparso!
VASKO VIDMAR >29 EVGEN COPI GORISEK >22
ADRIANO CASTALDINI > FUORI CONCORSO
Oltre alla mostra collettiva internazionale, tradizionale fulcro della manifestazione che quest’anno ha ospitato le opere selezionate di quaranta artisti under 31, ARTEFATTO è arrivato all’undicesima edizione con un format collaudato e tante novità presentando un articolato programma che è il risultato di un lavoro di rete tra istituzioni formative, realtà culturali, associative e giovani.
Sono stati 132 i giovani artisti che hanno risposto al bando del 2016 che invitava ad interpretare il tema IT’S ME a partire da questa riflessione:
Nel 2013 il termine selfie entra nell’Oxford Dictionary che elegge questo neologismo parola dell’anno. Mentre scriviamo più di 350.000.000 self portrait sono pubblicati con l’hashtag #me e anche in questo gesto prende forma la nostra ormai “naturale” condizione di essere connessi attraverso interfacce social. ARTEFATTO_IT'S ME ha invitato i giovani artisti a indagare in termini più generali - non solo attraverso media digitali ma utilizzando tutti i linguaggi ammessi dal bando - la necessità dell'uomo di presentarsi all'esterno, di auto-rappresentarsi e di relazionarsi con gli altri in epoca contemporanea.
La mostra, allestita nella Sala Selva di Palazzo Gopcevich dal 14 maggio al 5 giugno, ha esposto opere di pittura, fotografia, scultura accanto a video, animazioni e installazioni interattive. L’età media degli artisti presentati è stata di 26 anni, 18 anni l’età della più giovane selezionata. La mostra ha registrato 1121 visitatori.
Il Comune di Trieste ha sottolineato l’importanza di questo progetto dedicato ai giovani rendendo gratuito l’accesso al Civico Museo Revoltella e al Civico Museo Teatrale “C. Schmidl” agli under 25 per tutta la durata della manifestazione.
Gli artisti hanno raggiunto Trieste per partecipare all’evento inaugurale, ma soprattutto per presentare i loro portfolio nella significativa e professionalizzante appendice del progettoArtefatto_zoom che si è svolto nello storico Caffè San Marco.
Clicca sull'icona qui sotto e goditi lo spot che ripercorre l'opening e la presentazione dei portfolio...
Molte le novità tra gli eventi collaterali e le collaborazioni di quest'anno a partire dal workshop “Siiiiirene comics_rumori e suoni dell’Ulisse di Joyce” curato dai Poli di Aggregazione Giovanile in collaborazione con ilMuseo Joyce Museum e all’Accademia del Fumetto di Trieste. Un invito rivolto ai creativi under 31 per realizzare delle illustrazioni che hanno preso spunto spunto dalle onomatopee tratte dall'undicesimo capitolo dell'Ulisse (“Sirene”, appunto). Dieci i giovani artisti che hanno partecipato realizzando venti tavole che sono state esposte, in una mostra diffusa, nella suggestiva cornice del Bloomsday Village (in occasione delle celebrazioni del Bloomsday organizzate a Trieste).
La collaborazione di Artefatto con il Conservatorio di Musica “G. Tartini” si è rinnovata con la partecipazione all’evento inaugurale dell’Orchestra Jazz 4.0 diretta dal professor Giovanni Maier e si è arricchita di un importante progetto curato dalla Scuola di Musica e Nuove Tecnologie, supportato dal Civico Museo Teatrale “Schmidl”. “Teapot Graffiti” è una video installazione multimediale di Adriano Castaldini, studente del Conservatorio selezionato dal professore Paolo Pachini, in cui i suoni degli strumenti meccanici dello “Schmidl”, campionati per l’occasione, interagiscono con una serie di immagini grazie alle nuove tecnologie.
Altri appuntamenti importanti da segnalare sono state le speciali visite guidate. Nell'ambito del programma “Le stanze della musica”, il Museo Teatrale “Schmidl” ha proposto“Piani a cilindro, autopiani e scatole sonore” con esecuzioni dal vivo che hanno svelato tutti i segreti degli strumenti meccanici della collezione del Museo.
Il Polo di Aggregazione Giovanile, infine, ha messo in campo 39 studenti del Liceo Classico Linguistico “F. Petrarca” che dal 26 aprile al 20 maggio sono stati coinvolti in ARTEFATTO grazie a un progetto di Alternanza Scuola/Lavoro (L.107/15). Hanno supportato l’organizzazione dell’evento e condotto una serie di visite guidate “We’re4it’sme” rivolte agli studenti del biennio degli istituti superiori.
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COMMISSIONE SELEZIONATRICEAnche quest'anno è stata nominata una qualificata Commissione selezionatrice che conta tra i suoi membri rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, artistico.
AURORA FONDA_Presidente commissione
Curatrice indipendente e storica dell’arte. Realizza progetti promuovendo sia artisti storici come De Chirico, Zoran Music, Joseph Beuys, sia progetti internazionali legati alla valorizzazione di giovani artisti. Ha collaborato e curato progetti con Fabrica, l’archivio Zoran Music, ArtVerona, la Biennale di Venezia. Nel 2001 e nel 2015 ha curato il padiglione sloveno alla Biennale di Arti Visive di Venezia, e dal 2003 è direttrice del Centro Espositivo Sloveno, AplusA Gallery. Nel 2004 ha ideato il Corso in pratiche curatoriali e arti contemporanee che nel corso degli anni è diventato una scuola con un’offerta formativa nazionale e internazionale.
GIULIANA CARBI JESURUN
Storica dell’arte e curatrice di arte contemporanea residente a Trieste. Professore all’Università di Trieste fino al 1991, è presidente dello Studio Tommaseo e di TriesteContemporea. Accanto al lavoro di ricerca storico-artistica e curatoriale, coordina attività e eventi ricorrenti internazionali – tra i quali il CEI Venice Forum for Contemporary Art Curators (dal 2001).
MARCELLO MONALDI
Docente di Estetica presso il Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Trieste. Si interessa di arti visive, in particolare di cinema, a cui ha dedicato diversi interventi teorici (tra gli altri, Il cinema nei limiti della sola “rimediazione”. Da W. Benjamin a Lenny Nero, 2009), e di pittura (Visibile, visuale, visivo. La fenomenolgia dell’immagine e la mediologia, 2011).
NANNI SPANO
Presidente dell' Associazione Culturale DaydreamingProject fondata nel 2007 a Trieste che si occupa di arte nelle sue molteplici forme. Responsabile legale della rivista Daydreaming Magazine. Curatore, fotogrofafo, web designer . Ha esposto in numerose mostre personali in Regione e in Italia.
MATTIA CAMPO dall'ORTO _ quota riservata dal progetto ai giovani artisti
Artista indipendente che vive in Italia. Il suo lavoro spazia dalla pittura all’arte urbana, installazioni, calligrafia, stampa d’arte e libri d’artista. Dal 1997 ad oggi ha partecipato a eventi nazionali e internazionali, svolgendo molteplici attività in Albania, Armenia, Austria, Germania, Georgia, Grecia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna e Turchia.
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CONOSCI IL PROGETTO RIPERCORRENDO LA PASSATA EDIZIONE
L’Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport, insieme all’Ufficio Affari Internazionali e della Cooperazione del Comune di Trieste hanno messo a punto la decima edizione di questo percorso, volto al sostegno e alla promozione di artisti e creativi under 31, che è stato selezionato e co-finanziato nell’ambito del Programma “Gioventù in Azione” della Commissione Europea e che gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Trieste.
A queste preziose collaborazioni si è aggiunto, quest’anno, il fondamentale apporto dei partner di progetto sloveni (Associazione per la cultura e l’educazione PINA_Capodistria), croati (Fondazione per l’incentivazione del partenariato e lo sviluppo della società civile_Pola, Associazione Giovanile ALFA ALBONA_Albona) e austriaci (Fondazione per l’educazione artistica interculturale THINC e Associazione culturale Durchblick Kűnstvermittlung_Salisburgo).
Coordinato dal Comune di Trieste, questo network ha consentito di allargare i confini ed accrescere la dimensione europea di ARTEFATTO attraverso azioni condivise volte a sostenere la formazione dei giovani creativi e la diffusione dei loro progetti artistici.
Arte, musica, workshop, presentazione dei portfolio, incontri tematici compongono il ricco calendario di eventi che, in questa occasione, esplora i temi della creatività con un particolare focus sull’occupabilità in ambito artistico, la visibilità e la mobilità dei giovani che partecipano e collaborano, in diverse forme, allo sviluppo dell’articolato progetto. Intorno ad ARTEFATTO ruotano quest’anno più di 300 giovani e molti, grazie al progetto, saranno presenti a Trieste in occasione degli eventi inaugurali e nelle azioni programmate da qui alla fine di settembre.
- ARTEFATTO10_Reset > Sala Selva di Palazzo Gopcevich > 58 artisti selezionati attraverso il bando che assegnava il seguente tema:
Eseguito il RESET , si riparte! RESET, letteralmente risistemare. Ma anche azzerare, ripristinare, ristabilire, ricominciare. Fare piazza pulita perché il nostro cervello è saturo di informazioni. Ma come ogni riavvio che si rispetti ho bisogno di una base, di una certezza su cui fondarmi. Da cosa riparto dunque? Su quali principi, aspirazioni, sogni, utopie si fonda il mio RESET.Alla call hanno risposto 207 artisti (155 di nazionalità italiana e i restanti 52 di nazionalità albanese, austriaca, belga, camerunense, cipriota, croata, francese, greca, rumena, russa, serba, slovacca, slovena, spagnola, taiwanese, ucraina). L’incremento di partecipanti è stato del 150% rispetto allo scorso anno dovuto all’apporto dei partner europei ma, soprattutto,alla possibilità di iscrizione on-line e alla diffusione del bando sui social. La selezione di questo nucleo di opere è stata curata da una Commissione che per la prima volta vantava tra i suoi membri, un commissario proveniente dalla Croazia e un giovane artista. La Commissione era formata da: Adriano Dugulin (Comune di Trieste_presidente), Giuliana Carbi (Trieste Contemporanea - Studio Tommaseo), Janka Vukmir (Institut for the Contemporary Art di Zagabria), Eugenio Bevitori (Comune di Trieste),Marco Cecotto (quota richiesta dal progetto europeo in rappresentanza dei giovani artisti)
- ARTEFATTO10_Friends in Art > Sala Giubileo > 15 artisti selezionati dai partner europei
- PHOTOCARDS TRIESTE_nuove prospettive > 12 fotografi selezionati nella 3 edizione dell'omonimo contest.
Trieste nasconde luoghi e soggetti che possono offrire spunti eccezionali. Raccontarla attraverso lo studio di un’attenta inquadratura o con scatti rapidi e intuitivi, in bianco e nero, a colori o con il fotoritocco è stato il compito assegnato ai fotografi, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che si sono cimentati nel contest Photocards Trieste curato dai Poli di Aggregazione Giovanile in collaborazione con Divulgando srl.La commissione era formata da Alida Cartagine_Circolo Fotografico Triestino, Riccardo Marcuglia_fotografo, Fabiola Faidiga_artista, curatrice di eventi artistici, Emmanuele Panzarini e Nika Furlani_giovani selezionati da Artefatto per riconosciuti meriti artistici nel campo della fotografia
Per conoscere le biografie e le opere selezionate torna nella homepage ed entra nella sezione >>> ARTISTI
Arte, musica, workshop, presentazione dei portfolio, incontri tematici hanno composto il ricco calendario di eventi che, in questa occasione, ha esplorato i temi della creatività con un particolare focus sull’occupabilità in ambito artistico, la visibilità e la mobilità dei giovani che hanno partecipato e collaborato, in diverse forme, allo sviluppo dell’articolato progetto. Più di 350 giovani sono stati coinvolti nel progetto e molti, grazie al progetto, hanno potuto essere presenti agli eventi inaugurali ed agire, da protagonisti, nelle azioni programmate che si sono concluse il 30 settembre.
HAPPY BIRTHDAY ARTEFATTO
# BRAINSTORMING CORNER >>> tutti i ritratti su COLLAAB un collettivo di giovani artisti che hanno reso tridimensione l'immagine simbolo della decima edizione: il cervello. Pochi hanno resistito a farsi fotografare sotto!
19.45 >>> OPENING FRIENDS IN ART & PHOTOCARDS TRIESTE_nuove prospettive, Sala Giubileo, Riva III Novembre, 9
sabato 16 maggio
10:00 - 13:00 / 15:00 – 19:00 >>> Caffè Tommaseo / piazza Niccolò Tommaseo, 4/c
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10:00 -12:00 >>> Auditorium Salone degli Incanti (ex Pescheria) / Riva Nazario Sauro, 1
10:00 - 12:00 CIVICO MUSEO TEATRALE CARLO SCHMIDL / via Rossini, 4
# LIGHTALES_video-animazione a cura di Mirella Benes, Eleonora Cavallo, Giulia Marsich, Marco Cecotto
* Appuntamento speciale domenica 24 maggio con “Il Gatto e il Diavolo” performance liberamente ispirata all’omonimo racconto di James Joyce. A cura dei bambini e degli educatori del Ricreatorio comunale Gentilli, lettura scenica di Agnese Ermacora.
Lo spazio RE/SET_teatrini multipli ospita il percorso ludico/espressivo a cura dei bambini e degli educatori del Ricreatorio comunale De Amicis, liberamente tratto da “Il paese dei mostri selvaggi” di Maurice Sendak
25 – 30 maggio
lunedì 25 maggio
17:00 >>> Sala Giubileo / Riva III Novembre, 9
giovedì 28 maggio
10:00 – 12:00 >>> Sala Bobi Bazlen / Via Rossini, 4
L’incontro verrà diffuso su Radioincorso.it a partire dal 29 maggio
21 - 31 luglio
Nella piazza principale di Pola due spazi si sono aperti per ospitare la seconda tappa di "Friends in Art": laTuristička zajednica /Ufficio Turistico e la Galerija Cvajner. Più di 3000 visitatori hanno ammirate le opere selezionate dai partner di progetto. L'esposizione è stata curata dalla Fondazione per l'Incentivazione del Partenariato e lo Sviluppo della Società Civile
1-2-3 settembre
L'Associazione per l'Educazione e la Cultura Pina ha organizzato il meeting dei partner europei del progetto Artefatto10. Una serie di entusiasmanti incontri con alcune realtà giovanili del litorale sloveno ha accompagnato i lavori di verifica del progetto e le interviste che documentano questo anno e mezzo di lavoro.
23 - 30 settembre
Per conoscere gli artisti e l'evento clicca >>>
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CURRICULA COMMISSIONE ARTEFATTO10_RESET
Adriano Dugulin
Janka Vukmir
Giuliana Carbi
Marco Cecotto (nello Youth in Action Programme è stato previsto che uno dei componenti della giuria fosse un giovane artista)
Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.
File da scaricare:
- ARTEFATTO_SeetheSea_SCHEDA di PARTECIPAZIONE (0.63 MB)
- ARTEFATTO_SeetheSea_ENTRY FORM (0.62 MB)
- ARTEFATTO SeetheSea_OPEN CALL_.pdf (0.46 MB)
- ARTEFATTO SeetheSea_BANDO_.pdf (0.46 MB)